Merate: ''Mi sta a cuore'', con il comune e la Croce Bianca arrivano i defibrillatori


Merate: ''Mi sta a cuore'', con il comune e la Croce Bianca arrivano i defibrillatori

Merate: ''Mi sta a cuore'', con il comune e la Croce Bianca arrivano i defibrillatori

10/12/2015

È stato un incontro importante quanto interessante, riguardo il delicato tema del primo soccorso  in caso di arresto cardiaco, quello tenutosi nella serata di giovedì 5 novembre presso l'auditorium comunale di Merate.
Presenti l'assessore allo sport Maria Silvia Sesana in qualità di promotrice del progetto “Mi sta a Cuore”, il dottor Stefano Maggiolini primario di cardiologia dell'ospedale Mandic, e Ildefonso Valnegri, comandante della sezione di Merate della Croce Bianca.


A dare il via alla serata, spiegando il progetto promosso dall'amministrazione comunale, è stata proprio Maria Silvia Sesana, che ha illustrato inoltre le varie fasi obbligatorie per l'approvazione del piano. “Pochi anni fa è stato emesso un decreto legge che obbligava la disposizione dei defibrillatori automatici nei luoghi più affollati come centri commerciali o aeroporti. Lo step successivo è stato quello di fornire alle forze dell'ordine il “Dae”, in modo che anche loro possano effettuare un primo soccorso immediato; a partire dal primo gennaio del 2016 anche le società sportive dovranno munirsi di questo dispositivo, che risulta indispensabile per un intervento salva-vita nei primi cinque minuti in cui un individuo risulti in arresto cardiaco. Il comune di Merate a tal proposito ha promosso il progetto “Mi sta a Cuore”, che porterà la collocazione di diversi defibrillatori in punti strategici che, in caso di bisogno, saranno disponibili per i cittadini. Per l'approvazione del progetto sono risultate obbligatorie tre fasi: la prima che ha portato all'organizzazione di interventi di sensibilizzazione aperti a tutti, la seconda dove, grazie all'aiuto della Croce Bianca, verranno programmati diversi incontri di formazione, soprattutto per le società sportive, ed infine una terza che provvederà alla dotazione dei “Dae” a palestre, auditorium e mezzi della polizia locale.”
Successivamente è intervenuto, in qualità di ospite, il dottor Stefano Maggiolini che ha focalizzato il suo intervento sui sintomi dell'infarto miocardico, sottolineando la grande importanza del primo soccorso in un tempo massimo di 5 minuti. 
“L'attacco cardiaco non è nulla d'altro che una morte clinica reversibile, situazione che può comunque cambiare in presenza di un primo soccorso tempestivo. In Italia la mortalità per questa causa è pari al 10%, circa una persona ogni nove minuti. Questo problema può essere sia cardiaco, dovuto ad aritmie non curate nella giusta maniera, o dovuto all'assenza di respiro. L'infarto porta sempre dei segnali al paziente; ad esempio si noterà un dolore al petto e lungo il braccio sinistro, una sudorazione algida (comunemente chiamata fredda), un peso allo stomaco continuo, delle difficoltà respiratorie o, nel peggiore dei casi, uno svenimento improvviso che porta alla morte, se non soccorsa in cinque minuti. 
Se ci troviamo di fronte ad una perdita di conoscenza, è importante non farsi prendere dal panico, chiamare i soccorsi e, successivamente, massaggiare il cuore. L'errore più grosso in questi casi è quello di massaggiare e non chiamare nessuno, questo porta alla morte del paziente. Il massaggio è un primo soccorso nell'attesa che arrivi il defibrillatore. Esistono invece situazioni in cui l'individuo colto da malore rimane cosciente e con una respirazione regolare; in questo caso, oltre ad avvertire comunque subito il 112, l'unico gesto da fare è quello di posizionare la persona sul fianco in attesa dei soccorsi”.

A prendere la parola in seguito a questa utile spiegazione è stato Ildefonso Valnegri che, in maniera sintetica, ha detto: “in Lombardia esistono 35 sezioni della Croce Bianca con circa 5.000 volontari e 200 dipendenti. Noi di Merate abbiamo a disposizione 24 ore su 24 le ambulanze per il soccorso primario, e proponiamo un servizio di tele-assistenza utilizzato da anziani soli che rimangono collegati alla nostra centrale giorno e notte. Chiedo a tutti i presenti un favore enorme: quando siete in macchina e c'è un ambulanza in transito fate passare il mezzo, spesso i nostri operatori rimangono imbottigliati o devono eseguire manovre impossibili con a bordo un paziente. Sottolineo inoltre la tempestività del nostro servizio: nel lecchese un ambulanza impiega dagli 8 ai 12 minuti ad intervenire. Questo dato, considerato che non esistono autostrade o tangenziali, è molto importante, siamo in linea con la media europea. 
A partire dal mese di gennaio i nostri mezzi saranno inoltre forniti di elettrocardiografo portatile, in grado di fornire in maniera telematica, a distanza, la situazione del paziente ad un medico che potrà così suggerire una soluzione in maniera veloce ed efficace ai volontari”.

L'incontro è terminato con una dimostrazione pratica, effettuata su un manichino, da parte di alcuni volontari della Croce Bianca di Merate, sulle corrette manovre di rianimazione cardiopolmonare da mettere in atto in caso di arresto cardiocircolatorio. 
Un’azione che chiunque, grazie al progetto di distribuzione dei defibrillatori in paese, potrà mettere in pratica in maniera efficace.